Il carnevale di Aliano / by Alessandro de Leo

In provincia di Matera si trova un piccolo paese, Aliano, abitato da poco più di mille abitanti, noto soprattutto per aver ospitato Carlo Levi, confinato in Basilicata dal regime fascista, il quale ha ambientato proprio qui il suo romanzo più conosciuto, "Cristo si è fermato ad Eboli". Passeggiando per le vie del paese s'incontrano i luoghi narrati nel romanzo: ad evidenziarlo ci sono delle targhe che riportano stralci dello stesso.

Ma Aliano non è solo Carlo Levi: ogni anno si celebrano dei riti carnevaleschi con un'antica tradizione alle spalle, consistenti soprattutto nelle danze delle maschere cornute.

Si tratta di maschere di cartapesta dalle fattezze demoniache, ma a mio parere ciò che rende davvero inquietante questo rito sono i suoni: i protagonisti saltano sul posto producendo dei versi cupi, accompagnati da uno strano tamburo il cui suono può ricordare dei muggiti. Nelle danze vengono poi coinvolte delle ragazze vestite da contadine, il che mi ha portato alla mente i sabba (non a caso in quella piazza c'è un bar chiamato "666"!).

Carlo Levi descriveva così questo rito:

Venivano a grandi salti, e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine. Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le bandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo.

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